🎬 Guida galattica per autostoppisti

Tratto dal famoso romanzo di Douglas Adams, narra di un viaggio avventuroso attraverso le galassie di un gruppo di alieni in cerca del "senso della vita". Arthur Dent è un tranquillo abitante della Terra che non si è mai chiesto cosa ci sia oltre la galassia e che improvvisamente si trova a vivere il giorno peggiore e più sconvolgente della sua vita. Una mattina scopre che: la sua casa sta per essere abbattuta da un bulldozer, il suo miglior amico in realtà è un extraterrestre in missione sulla terra e il Pianeta Terra sta per essere distrutto. L'unica speranza che gli resta è fuggire via prima che sia troppo tardi.

Vi è mai capitato di trovarvi faccia a faccia con uno squallido, maleodorante, ripugnante, terribilmente antiestetico essere chiamato Vogon? No? Beh, allora potrete ritenervi fortunati, perché Arthur Dent, il protagonista di questa storia, non è stato altrettanto baciato dalla buona sorte. Un giovedì mattina, che, per inciso, è il giorno della settimana che odia di più, ha assistito alla distruzione del suo pianeta (che peraltro è anche il vostro) da parte di un’astronave Vogon, poiché intralciava il percorso di un’importante autostrada iperspaziale. E le autostrade, si sa, sono molto importanti. Ma non è tutto. Assieme al suo amico Ford Prefect, originario di un pianeta nelle vicinanze di Betelgeuse, è salito a bordo della suddetta astronave facendo l’autostop, si è dovuto sorbire le disgustose, terrificanti, e addirittura mortali poesie del comandante Vogon, e si è visto raccogliere da una nuova astronave, chiamata Cuore d’Oro, dopo essere stato scaraventato nello spazio dallo stesso comandante di cui si è parlato prima. Che giornata! Ma, nonostante ciò, non pensate di versare una sola lacrima per le disavventure del povero Arthur, poiché ‘Guida Galattica per Autostoppisti’ vi farà sbellicare dal ridere. Normalmente si tende a considerare l’uomo come la specie dominante sul pianeta, senza sapere che, in realtà, occupa due posti più in basso nella scala evolutiva. I primi, alcuni lo avranno intuito da tempo, sono i delfini, e fu proprio da loro che giunsero gli avvertimenti di un’imminente catastrofe; i secondi, infine, sono i topi (sapete, quegli animaletti bianchi usati per esperimenti di laboratorio). All’apparenza innocue creaturine dall’aspetto simpatico (anche se non tutti la pensano così), i topi sono i veri padroni del mondo. Se siete stati anche voi vittime delle classiche domande del tipo “Chi sono?”, “Qual è il mio scopo nella vita?” o “Chi ha creato il mondo?”, sappiate ciò: 1.Voi non siete altro che degli strumenti al servizio di una mente superiore e fate parte di una matrice organica. 2.Il vostro scopo è trovare la fatidica domanda alla risposta sulla Vita, l’Universo e Tutto quanto. 3.Il mondo è stato costruito da una società di Magrathea specializzata nella realizzazione di pianeti di lusso. E i magnati di tale opera sono….i topi. Quando Douglas Adams scrisse l’omonimo romanzo, la Guida Galattica per gli Autostoppisti era nota solo attraverso alcune trasmissioni radiofoniche che la mandavano in onda a puntate. Nel 2005, però, Garth Jennings, ha pensato bene di accompagnare le parole con le immagini, dando vita ad uno dei film più coinvolgenti degli ultimi tempi che, nonostante la demenzialità dei personaggi e delle situazioni, sfrutta il genere fantascientifico per creare un’atmosfera ricca di comicità. Il film rispecchia abbastanza fedelmente il testo di Adams, anche se alcune scene sono state omesse, altre modificate o aggiunte laddove non sono presenti nella storia originale. Uno dei punti forti della pellicola è, senza ombra di dubbio, il robot maniaco-depressivo Marvin. Il suo ‘pessimismo cosmico’, che tanto fa adirare gli occupanti della Cuore d’Oro, è fonte di innumerevoli risate e potrebbe essere il solo motivo per vedere la commedia. Le teorie e i principi della fisica vengono distorti e usati con estrema originalità. Un esempio è il motore ad Improbabilità Infinita che permette all’astronave su cui viaggia Arthur di percorrere distanze spaziali abissali. Una scelta azzeccata è stata quella di affidare il doppiaggio di Arthur Dent allo stesso doppiatore di Chandler Bing, il noto personaggio della serie tv Friends. DON’T PANIC è la frase scritta a caratteri cubitali sul libro della Guida Galattica e gli aneddoti, prelevati dalla guida stessa, citati dal narratore sono altrettanto curiosi e divertenti. Uno su tutti è quello che racconta della sfortunata spedizione di una flotta spaziale aliena che viene malauguratamente mangiata da un cane. Anche la scenografia si amalgama molto bene con l’ilarità della pellicola e contribuisce a suscitare sempre l’interesse dello spettatore. Un’ultima cosa…. Se, un giorno, doveste vedere dei delfini effettuare le loro classiche acrobazie e interpretaste tale segnale come un tentativo estremamente raffinato di effettuare un doppio salto mortale all’indietro in un cerchio, fischiettando l’inno americano, sappiate che il vero messaggio di quelle creature è: “Addio e grazie per tutto il pesce.” Solo allora, forse, potrete lasciarvi prendere dal panico.