🎬 Sin City

Sin City è una città nera, dove la notte non tramonta mai, abitata da una schiera di personaggi più cupi della notte stessa. Tutti cattivi, ognuno a modo suo: Marv, tenero bestione con un talento creativo per la sofferenza altrui; Kevin, ragazzo emotivo che ritrova la serenità divenendo uno spietato divoratore di esseri umani; la sua abietta guida spirituale il cardinale Roark, padrone della città; Dwight, fascinoso criminale che asseconda il suo destino e dispensa morte a piene mani; Gail, sua amata e regina delle prostitute che governano la città vecchia, donne che danno grande piacere, se si paga bene e si sta alle regole, o grande dolore, se si va oltre il seminato; un bastardo giallo, che violenta e mangia bambine impunito, coperto dal mostro suo padre che è anche Senatore della città, e contrastato solo da Hartigan, uno sbirro sul viale del tramonto disposto ad una carneficina per fermarlo e salvare Nancy, timida ballerina di lap dance.

Sin City è sicuramente qualcosa di mai visto. Prendendo spunto dai fumetti di Frank Miller (che francamente non ho mai letto =] ), il film gioca sull'a-moralità della odierna civiltà megalopolitana. Chiaramente ispirato al genere noir più classico, con qualche ammiccamento a videogiochi del genere famosi come Max Payne, Sin City è un agglomerato di trame apparentemente l'una separata dall'altra, ma effettivamente saldamente strette intorno al nodo iniziale della vicenda. Il poliziotto Hartigan, interpretato da un buon Bruce Willis, salva una bambina dalle grinfie di un maniaco stupratore, che guarda caso è il figlio del più grande pezzo grosso della città di Sin City: il sindaco Roke. Hartigan, combattendo contro il suo cuore eclissante ed un nemico dopo l'altro, salva la vita della bambina al costo della sua. Il bello del film è la semi-assenza di pause morte, da una storia si passa all'altra, senza interruzioni, senza troppi indugiamenti il regista Robert Rodriguez ci fa sfilare dinanzi le naturali storie dei protagonisti: Marv in cerca di vendetta per la sua Goldie, Dwight con un'azione suicida per salvare la "città vecchia" dove le prostitute sono una legge sensuale, cara e armata, e poi il finale ci rivelerà non poche sorprese. Gli attori svolgono tutti un'ottimo ruolo, i personaggi sono tutti caratterizzati alla perfezione, dal carro-armato Marv (interpretato da Mickey Rourke) alla seducente Nancy (Jessica Alba), dalla letale Miho (Devon Aoki) all'eroico Dwight (Clive Owen). Le scene sono girate con perfezione e cura manicale, utilizzando tutte le odierne tecniche cinematografiche, da scene girate o modificate al computer, alla slow-mo, rimpolpando il tutto con effetti speciali, per una volta, belli e non invasivi. Tutto ciò sarebbe già bastevole per portare Sin City tra i cento film più belli di tutti i tempi, ma in aggiunta lo stile del film si amplia e si "colora" di un bianco e nero davvero superbo, graziato qua e la di colori che evidenziano particolari e riportano alla luce l'emozione di una scena che forse, altrimenti, sarebbe andata persa. Sin City non è certo il film perfetto. Verso la fine, alcune scene sono troppo prive d'azione rispetto al resto del film. Forse pensate per non rendere il film un solo e continuo mix tra pallottole e sangue, queste parti del film purtropppo fanno scemare troppo il ritmo di un lungometraggio altrimenti superbo. Un film da vedere quindi? Si, e magari in compagnia di amici in grado di commentare con stupore e divertimento le parti più intense, a luci spente e con una pizza fumante in vicinanza.