🎬 A Complete Unknown

A COMPLETE UNKNOWN segue l'arrivo del diciannovenne Bob Dylan a New York nel 1961, alla ricerca del suo eroe, un Woody Guthrie malato. Viene accolto dalla scena folk newyorkese (Guthrie, Pete Seeger, Joan Baez e altri) che riconosce il suo talento. Trova ingaggi nei club del centro e diventa presto un fenomeno, sotto contratto con la Columbia Records. Il film segue l'ascesa di Dylan a fenomeno culturale, le sue forti relazioni nel mondo della musica folk e la sua definitiva transizione dalla musica folk, formando una band, confondendo i suoi fan e deludendo la comunità musicale che lo aveva inizialmente accolto.

A Complete Unknown è un film che cattura dall’inizio alla fine, senza concedere momenti di distrazione, e che stimola lo spettatore a voler approfondire i rapporti di Bob Dylan con gli altri protagonisti della scena folk americana. La narrazione non segue la struttura canonica del biopic, ma si concentra su momenti specifici e decisivi della vita di Dylan, restituendo un ritratto sfaccettato e intimamente umano di un artista già destinato a lasciare un segno indelebile nella musica del Novecento. Uno degli aspetti più interessanti del film è il modo in cui vengono raccontati i rapporti con figure fondamentali come Woody Guthrie e Pete Seeger. La scena in cui Dylan suona nell’ospedale, ad esempio, rivela il profondo legame emotivo e artistico con Guthrie, un riferimento imprescindibile nella sua formazione. Allo stesso modo, il rapporto con Seeger è mostrato in maniera evolutiva: inizialmente basato sull’ammirazione reciproca, con il passare del tempo emergono i contrasti tra la musica tradizionale e il desiderio di Dylan di esplorare nuove sonorità. Queste dinamiche offrono uno sguardo realistico sulle tensioni tra innovazione e tradizione nel folk americano, rendendo il racconto più ricco e veritiero. Il ritratto umano di Dylan è reso in modo straordinario: scontroso con il pubblico, concentrato sulle proprie convinzioni e sulla musica, ma anche profondamente devoto alle sue radici artistiche. L’attore che interpreta Dylan è sublime: riesce a evocare senza imitare, a dare spessore a un personaggio complesso, rendendolo credibile e vivo, trasmettendo la sua ambivalenza tra fascino e insofferenza verso le aspettative altrui. Ogni sguardo, ogni silenzio, ogni gesto contribuisce a delineare una figura che non è solo icona musicale, ma anche uomo in continuo confronto con se stesso e con il mondo che lo circonda. La ricostruzione storica è un altro punto di forza del film: la New York degli anni Sessanta, con i suoi locali fumosi, gli incontri decisivi e il fermento culturale e sociale dell’epoca, viene resa con grande cura dei dettagli. L’atmosfera dei primi anni del folk americano è palpabile, e lo spettatore viene immerso completamente in un contesto in cui la musica non è solo intrattenimento, ma strumento di cambiamento e di dialogo con la realtà. La musica stessa è protagonista: le canzoni di Dylan non sono un semplice accompagnamento, ma narrano emozioni, tensioni e relazioni in modo diretto ed efficace. Ogni brano scelto nel film ha una funzione narrativa, capace di illuminare aspetti del personaggio e del suo percorso artistico che le parole da sole non potrebbero raccontare. La colonna sonora, con Dylan stesso al centro, conferisce autenticità e intensità emotiva all’intero racconto. A Complete Unknown non è dunque un biopic tradizionale, ma un ritratto elegante e rispettoso di un artista in evoluzione. È un film che affascina, incuriosisce e invita a riflettere, restituendo la complessità di Dylan e il contesto storico in cui si è formato, senza cadere nella celebrazione superficiale o nella semplificazione del mito. È un’esperienza cinematografica che resta impressa, soprattutto per chi ama la musica e la storia che c’è dietro le sue icone più grandi.