📋 Informazioni Film

Titolo

Blade Runner

Anno

1982

Titolo Originale

Blade Runner

Genere

Drammatico

Durata

117 minuti

Nazione

United States of America

Data di Uscita

25/06/1982

Produzione

Shaw Brothers

📖 Trama

Rick Deckard è un ex poliziotto del L.A.P.D. (Los Angeles Police Department) richiamato forzatamente in servizio quando un gruppo di sofisticati androidi Nexus 6 fugge dalle colonie Extra-Mondo e torna clandestinamente sulla Terra. Quello che essi cercano è il loro costruttore, "colpevole" di averli dotati di un aspetto umano e capacità fisiche superiori, ma di una vita molto breve. La caccia di Deckard sarà violenta e serrata, resa più complessa dalla presenza di Rachael, un particolarissimo tipo sperimentale di replicante, femminile quanto e forse più di una donna autentica. Non senza fatica e sofferenza, i Nexus 6 saranno " ritirati" uno dopo l'altro fino allo scontro finale tra il poliziotto e l'elemento alfa del gruppo, l'angelico demone Roy Batty.

⭐ Recensione

di Grande_mur87

All’inizio del 21° secolo, verso la fine dell’anno 2019, la Terra ha conosciuto uno sviluppo demografico senza pari, e l’uomo è stato costretto a colonizzare nuove regioni del cosmo per far fronte al sovraffollamento. E’ in tale contesto che vedono la luce i “replicanti”, uomini creati in laboratorio e dotati di una forza e di un’agilità superiori al comune. Essi vengono utilizzati come schiavi nelle colonie interstellari, ove svolgono i lavori più duri e umili. Tuttavia, allorché un gruppo di replicanti si ribella allo sfruttamento tramite un sanguinario ammutinamento, la loro produzione sul pianeta viene proibita e ha inizio una spietata caccia a tutti quelli in circolazione. Sono queste le premesse al capolavoro di Ridley Scott, il cui titolo, Blade Runner, ha segnato le generazioni future, diventando uno dei pilastri del cinema degli ultimi venti anni. Il protagonista, Rick Deckard, nei cui panni vi è un insuperabile Harrison Ford, è uno dei migliori “cacciatori di replicanti” della polizia di Los Angeles. Ormai alla fine della carriera, viene richiamato in servizio per svolgere un’ultima missione. Due mesi prima, infatti, sei schiavi, tre uomini e tre donne, erano fuggiti dalla colonia ove si trovavano e, dirottando uno shuttle, avevano fatto ritorno sulla Terra per raggiungere la sede della Tyller Corporation. Due di loro erano periti nel tentativo di entrare nell’edificio, mentre i restanti quattro si erano nascosti nella caotica città, in attesa di trovare un modo per incontrare il proprio creatore, Tyller per l’appunto. Sul suo cammino, però, Deckard incontra una persona che gli cambierà la vita, ossia la replicante Rachel. Ella è il prototipo di una nuova generazione di uomini artificiali, il cui segreto, svelato solo al termine del film, è di non avere una data di fine prestabilita. Rick comincia a provare un sentimento sempre più profondo verso la donna e ciò lo porterà a vedere i replicanti non più come macchine, ma come esseri umani veri e propri. Le atmosfere cupe e oppressive accompagnano lo spettatore fino alla fine, quando Scott propone il cielo azzurro e le verdi colline verso cui Deckard e Rachel fuggono a bordo di un’automobile. La caotica e tenebrosa Los Angeles, rischiarata solo dalle luci dei neon, rispecchia appieno l’umanità del futuro (e forse del presente), in cui si è persa ogni traccia della giustizia e dove il senso della vita è andato perduto nelle sabbie del tempo. Ma in tutto questo orrore, Ridley Scott è riuscito a trovare una speranza nella fuga da una società ormai corrotta alle radici dalla sua stessa brama di potere e onnipotenza. Non a caso, questo tema è caro a molti dei capolavori recenti e passati, quasi a voler “dare una scossa” al mondo intero, mettendolo di fronte ai propri errori e paure. L’enorme dirigibile che sorvola la città e che sponsorizza la colonia extra-mondo, appare come un’ombra sulle vite di tutti i cittadini, pronta ad estendere le sue mani sulle ingenue menti delle proprie vittime. E’ una presenza costante e anche quando non viene ripreso dalle telecamere i raggi luminosi dei suoi fari raggiungono la scena. Curiosa (ma non troppo) è la somiglianza fra gli interrogatori a cui vengono sottoposti i potenziali replicanti e quelli che subiscono gli automi nel libro dell’immortale Asimov, “Io,robot”, allo scopo di testarne le capacità logico-aritmetiche. Un’altra similitudine con tale opera letteraria è data dai nomi Nexus 6 e Nestor 10. Il primo è il modello a cui appartengono gli schiavi fuggiti dalla colonia in Blade Runner, il secondo è il modello del robot “ribelle” che tanti guai causerà alla U.S.ROBOTS nel testo di Isaac Asimov. Le intramontabili musiche di Vangelis, che ancora oggi, a 24 anni di distanza, sono in grado di giungere nell’animo dello spettatore, risultano quanto mai evocative e accompagnano in maniera indissolubile le vicende di Deckard e dei replicanti. Riguardo a questi ultimi, è singolare e terribilmente disumano il modo con cui il capo della polizia li definisce: lavori in pelle. Ma il genio di Scott non si limita a questo, anzi raggiunge la linea di confine che separa l’uomo dalle macchine, vale a dire i ricordi. E’ per concedere alla replicante Rachel le emozioni, che Tyller le innesta ricordi non suoi, ma appartenenti a sua nipote. Il momento in cui Rick le svela di essere un essere artificiale è senza dubbio uno dei più commoventi dell’intero film, poiché, nonostante rappresenti l’attimo in cui la donna vede crollare tutta la sua vita, riesce a stento a trattenersi dallo scoppiare in lacrime, mostrando una forza a cui non tutti avrebbero fatto appello.  Al contrario, è per evitare il sorgere delle emozioni nei modelli precedenti a Rachel, che la vita di tali schiavi era stata limitata a soli quattro anni. Tutto ciò, infatti, avrebbe permesso alla corporazione il pieno controllo delle loro menti. Anche il filosofo Cartesio trova spazio nella pellicola. Il suo “cogito ergo sum” (penso perciò sono) viene nominato dalla replicante Pris nel tentativo di convincere J.F.Sebastian a considerarla un’umana come tutte le altre. Infine, il monologo del morente Roy, il leader dei fuggitivi, accompagnato dal volo liberatorio di una colomba.

💬 Frase Celebre

"Io ne ho viste di cose, che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione; e ho visto i raggi uv balenare nel buio vicino alle porte di Tannoiser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. E’ tempo di morire"

🎬 Regia (1 registi)

Foto Nome Informazioni Azioni
Foto di Ridley Scott Ridley Scott 30/11/1937
South Shields, County Durham, England, UK
👤 Bio

🎭 Cast (10 attori)

Foto Nome Informazioni Azioni
Foto di Joanna Cassidy Joanna Cassidy 02/08/1945
Haddonfield, New Jersey, USA
👤 Bio
Foto di M. Emmet Walsh M. Emmet Walsh 22/03/1935
Ogdensburg, New York, USA
👤 Bio
Foto di Harrison Ford Harrison Ford 13/07/1942
Chicago, Illinois, USA
👤 Bio
Foto di Daryl Hannah Daryl Hannah 03/12/1960
Chicago, Illinois, USA
👤 Bio
Foto di Rutger Hauer Rutger Hauer 23/01/1944
Breukelen, Utrecht, Netherlands
👤 Bio
Foto di Brion James Brion James 20/02/1945
Redlands, California, USA
👤 Bio
Foto di Edward James Olmos Edward James Olmos 24/02/1947
Los Angeles, California, USA
👤 Bio
Foto di William Sanderson William Sanderson 10/01/1944
Memphis, Tennessee, USA
👤 Bio
Foto di Joe Turkel Joe Turkel 15/07/1927
Brooklyn, New York City, New York, USA
👤 Bio
Foto di Sean Young Sean Young 20/11/1959
Louisville, Kentucky, USA
👤 Bio

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📄 Sceneggiatura

Blade Runner

1982 • Fantascienza

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Blade Runner

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